Storia del Palio
la Storia
Storia del Palio del Velluto
di Luigi Nicoli
I primi riferimenti scritti relativi al Palio del Velluto si trovano nei Libri Camerlengo - il tesoriere del Comune - risalenti al XVI secolo. Considerando, tuttavia, che la gara si svolgeva durante la festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo Patroni di Leonessa, istituita da Ferdinando I d'Aragona nel 1464 con la relativa fiera, e considerando la nutrita partecipazione di fantini leonessani al Palio di Rieti, almeno dal '400, è lecito supporre che il palio si sia cominciato a correre almeno dal finire del XV secolo..
Come si evince da il "Calendario delle feste del Regno di Napoli, con le Statutarie di Leonessa", la festa di San Pietro durava otto giorni, dal 25 giugno al 3 luglio; venivano sospese tutte le cause civili e penali e l'Università metteva a disposizione una somma di danaro per gli indigenti.
La festa era allietata da una ventina di musici: (bifferai, citaristi, trombetti ,tubicini ciarammellari e timpanari et altri sonatori), molti dei quali leonessani, tra cui i suonatori di tubicini (chiarine) della famiglia Palla Pallis: Ercole, Meo, Orazio, Ippolito.
Il giorno più importante era il 29 giugno, festa del Patrono. Al mattino, durante la solenne Santa Messa celebrata nella chiesa di San Pietro, avveniva l'offerta dei ceri da parte delle Corporazioni delle Arti e dell'Università. Quest'ultima, secondo gli Statuti della città, ne doveva donare uno di ben cinque libbre (circa due Kg. e mezzo).
Sempre in mattinata aveva luogo la nomina e il giuramento dei tre nuovi Consoli dell'Arte della Lana, da parte di quelli uscenti.
Il Connestabile, per Statuto, era tenuto ad organizzare "la parata Militare", ossia, "la mostra delle arme", ed a far esplodere alcuni colpi di archibugio "si obbliga a cacciare fore tutta l'artiglieria (archibusis) et scaricare a spese della comunità".
Seguiva la dichiarazione dei quantitativi di lana prodotti da ogni ditta di lanaioli, sotto giuramento prestato nelle mani dei nuovi Consoli, "assignazione".
L'importante giornata si concludeva, il pomeriggio, con la gara per il Palio del Velluto che, come sappiamo dai vari libri del Camerlengo dal 1538 al 1546, consisteva nella corsa dell'anello "Cursa Annulum", talvolta affiancata da altre tenzoni (corsa dei cavalli, degli asini; tiro con la balestra o con l'archibugio, corsa dei ragazzi), secondo il modello tradizionale dei ricchi Palii di alcuni paesi Umbro-Abbruzzesi.
Le gare si svolgevano nella Piazza Grande In Platea Magna (l'attuale Piazza 7 Aprile), che per l'occasione veniva addobbata con ricchi drappi, compreso il campanile di San Pietro: era preceduta dall'offerta di un cesto di primizie alla chiesa di San Pietro, da parte di alcune fanciulle "deferenti" che partivano dal palazzo dei Priori accompagnate Connestabile (alto dignitario con funzioni militari):"Cuidam mulieri deferenti in palatium e ecclesia sancti Petri, cum comnestabilis…"
Ai giochi probabilmente partecipavano i rappresentanti dei sei Sesti, le sei parti di territorio in cui fu suddiviso il territorio di Leonessa dopo la fondazione della città. Al Sesto vincitore andava un Pallium (drappo) di velluto rosso "panno rubei", della lunghezza di sei braccia e del costo di tredici Carlini d'argento (il prezzo di una pecora).Va sottolineato che la qualità del tessuto del drappo denotava l'importanza della manifestazione: più la stoffa era pregiata, più importante era il palio. Ed uno dei tessuti più pregiati era proprio il velluto, di solito di colore rosso. Troviamo questo tessuto nei palii di Pisa, di Perugia, di Terni, di Verona e dell'Aquila e di altre città.Il Palio del Velluto toccò il suo massimo splendore dal 1540 al 1557, in concomitanza con quello dell'Arte della lana e con l'accorto governo della città da partedi Margarita d'Austria.
Il Palio era talmente sentito dai leonessani che spesso scoppiavano gravi tafferugli tra il pubblico. Particolarmente gravi furono quelli del 1557, che costarono la vita ad alcune persone L'Uditore Generale Alessandro Oliva, che assistette personalmente all'accaduto, fu costretto a sospendere definitivamente la manifestazione:
"Per il che si disturba il quieto vivere, et se causa il disshonore del culto divino che in tanto grande solennità succedono questioni et effusioni di sangue humano".
foto di Luciano Cozzolino
IL PALIO OGGI
La manifestazione che si svolse ininterrottamente dal 1464 al 1556 e fu interrotta per "fatti di sangue" è stata riportata in vigore nel 1997, dal Comune di Leonessa. Si svolge l'ultimo fine settimana di giugno in concomitanza della festa di San Pietro,un tempo patrono della cittadina e vede in gara i Sesti(che sono Corno,Forcamelone,Poggio,Croce,Terzone e Torre) per il possesso del Palio del Velluto,uno stendardo,che resta in possesso del sesto vincitore .Si articola in tre giornate in cui tutto torna al 1541,anno in cui si rievoca la visita a Leonessa di Margarita d'Austria(Madama),figlia naturale di Carlo V.La manifestazione inizia il venerdì sera con l'apertura delle taverne ,dove è possibile gustare cibi rinascimentali. e con la consegna al capitano dell'Universitate da parte del sindaco della spada e della chiave della città,simboli di potere. Il Capitano governerà la città di Leonessa nei giorni del Palio, segue la consegna del gonfalone di San Pietro e Paolo da parte del sesto vincitore dell'anno precedente e l'investitura dei 6 cavalieri(uno per ogni sesto) che correranno il palio la domenica.Inizia poi il torneo della "palla grossa" torneo di calcio e calcianti simile al calcio fiorentino. Sabato mattina il banditore, al suono di tamburi,annuncia il palio,e ancora torneo della Palla grossa.Sabato pomeriggio grande corteo storico e "Gara del Pane"in piazza:in questa gara a tempo,che riscuote sempre un grande successo 6 dame,una per sesto affrontano un percorso ad ostacoli con una tavola e 6 pagnotte del peso di un chilo ciascuna sulla testa.La sera del sabato grande spettacolo in costume in piazza.Domenica mattina esibizione di sbandieramento e quest'anno per la prima volta si è esibito il neonato gruppo delle "Piccole sbandieratrici di Leonessa" formato da bambine di 8-12 anni. Nel pomeriggio il grande corteo storico di più di 600 figuranti con la partecipazione di Madama Margherita d'Austria(impersonata dalla "madonna" del sesto vincitore dell'anno precedente) e la sua Corte e ,"la giostra dell'anello" che conclude le gare tra i sesti,la proclamazione del sesto vincitore e l'investitura della nuova Margherita d'Austria, che riceve la collana con i colori dei sesti. La manifestazione si conclude la domenica sera con lo spettacolo di fuoco dei simboli aradici infuocati,uno per ciascun sesto.
La terza domenica di agosto,ques'anno si svolge la prima edizione del "Palio dei Bambini".Che non vuole essere un Palio in piccolo,ma nasce per consolidare il senso delle tradizioni e trasmettere attraverso il gioco la storia delle proprie origini e l'orgoglio di appartenenza ai più giovani.Inoltre,altro importante evento:il 6 gennaio 2014 il Palio del Velluto e Leonessa sono stati protagonisti con i paesi dell'Alta Sabina della suggestiva consegna dei doni a Papa Francesco nell'ambito della manifestazione "Viva la Befana"
La terza domenica di agosto,ques'anno si svolge la prima edizione del "Palio dei Bambini".Che non vuole essere un Palio in piccolo,ma nasce per consolidare il senso delle tradizioni e trasmettere attraverso il gioco la storia delle proprie origini e l'orgoglio di appartenenza ai più giovani.Inoltre,altro importante evento:il 6 gennaio 2014 il Palio del Velluto e Leonessa sono stati protagonisti con i paesi dell'Alta Sabina della suggestiva consegna dei doni a Papa Francesco nell'ambito della manifestazione "Viva la Befana"